Pesca al coregone: come, dove e quando praticarla 25 Maggio 2023 La pesca al coregone va eseguita mettendo in atto la tecnica più adatta e con l'attrezzatura giusta. Questo particolare pesce d’acqua dolce, molto apprezzato e ricercato, è conosciuto anche con il nome di "spigola delle acque dolci". Il Coregone o Lavarello vive nelle acque dolci del centro Europa e nel nostro Paese si trova nei laghi freddi ben ossigenati, come ad esempio i lago di Como, di Bolsena e di Garda. Non si tratta di una specie ittica autoctona, bensì è stato diffuso per la prima volta nel lago di Como. Questo pesce di acqua dolce è a rischio estinzione, per cui ad oggi viene allevato per favorire il ripopolamento della specie. Per pescare questi pesci, al di là delle tecniche e attrezzi a disposizione, occorre seguire le regole vigenti ed armarsi di molta pazienza. Caratteristiche del Coregone Il Coregone è un pesce che fa parte della famiglia dei Salmonidi, si contraddistingue per il colore grigio e argento ed un corpo piuttosto slanciato e ricoperto di squame. Oltre a queste peculiarità, la spigola ha la bocca piccola, la testa appuntita e grandi pinne. Ciò che caratterizza questo bel pesce di lago è la forma della sua pupilla. Il Coregone possiede una pupilla ad angolo da cui prende il nome. Tale pesce che vive nelle profondità dei laghi, in genere misura trenta centimetri, ma può raggiungere persino gli ottanta centimetri di lunghezza. Il Lavarello si nutre di plancton, ama vivere in branco e lo si può trovare nelle acque profonde e ben ossigenate dei laghi. La riproduzione del Coregone avviene durante l'autunno e dopo un paio di mesi le uova deposte in acque, non troppo profonde, iniziano a schiudersi. Si possono distinguere due tipologie di Coregone, il Lavarello e il Bondella, che si differenziano per le loro dimensioni. I Lavarello, ad esempio, supera sempre il peso di un chilo e può arrivare a pesare persino tre kg. Il Coregone è sicuramente un pesce pregiato e molto ricercato, sia per la prelibatezza, sia per la delicatezza delle sue carni. Tecniche per pescare il Coregone La prima cosa da fare per poter pescare il Coregone, è quello di munirsi di un buon mulinello. Il nylon che si deve usare per il Coregone è di venticinque millimetri, piombi a pera di circa trenta grammi e finale più piccolo. La pesca al Coregone o Lavarello può essere fatta sia da riva, che da una barca. Nel caso della pesca da riva, occorre una canna molto robusta, dal momento che è necessario usare piombi di grossa grammatura per andare a fondo. A proposito di galleggianti, l’uso del galleggiante austriaco, che si adatta in modo automatico alle diverse profondità, è molto utile per ogni tecnica di pesca del Coregone. Tra le varie tecniche pesca del Coregone, pesce riconoscibile per la sua particolare pupilla appuntita, va menzionata quella dalla barca con la pesca alla sonda. Questa tecnica può essere implementata attraverso l'uso di canne corte, lanciando il galleggiante poco distante dall’imbarcazione. Quando e dove pescare il Coregone Per conoscere quando pescare il Coregone, basta sapere che si tratta di una tipologia di pesce che si può trovare solo nei laghi. In genere, la pesca del Lavarello si effettua a circa duecento metri dalla riva, usando delle reti che vengono calate nel fondo. Il periodo perfetto per pescare questi pesci è la stagione invernale, come per le trote. Per essere più precisi, si può pescare a partire da febbraio, poiché che nei mesi precedenti è vietato. Per sapere dove pescare il Coregone, occorre conoscere le acque lacustri in cui vive, praticando la pesca da fondo o da riva. Per questo tipo di pesca, occorre muovere la lenza per attirare l'attenzione di questi scaltri pesci. In merito all'azione di pesca, va detto che è sufficiente lanciare l'esca dove si individuano dei branchi di Coregone, cambiando di tanto in tanto la profondità. L’esca ideale per prendere questi pesci è di certo la moschetta. L'impiego in barca di un ecoscandaglio, per misurare la profondità dell’acqua, è consigliato per poter facilmente individuare i barchi di pesci presenti nel fondale. Attrezzatura per la pesca al Coregone Per quanto riguarda l’attrezzatura, è consigliato munirsi di una buona canna o mulinello, una madre lenza, un galleggiante di circa quaranta grammi ed imitazioni di larve. La canna migliore per prendere un Coregone deve avere la cima sensibile ed un'azione morbida, in modo da agevolare l’inseguimento di questi pesci in profondità. Tra le migliori canne da Coregone, va citato il cannino, una canna particolarmente corta, ma molto sensibile e che permette di sentire ogni tocco da parte dei pesci. Il cannino ibrido è un altro tipo di canna molto usata, che come il cannino ha grande sensibilità, ma è più lunga e comoda. Vi sono sul mercato delle canne con cime morbide e azione progressiva, che consentono di non lacerare il labbro molto delicato del Lavarello. Per quanto riguarda i mulinelli per pescare i Coregoni, si può scegliere tra i classici mulinelli da spinning e la ruota. Quest'ultimo è un tipo di mulinello che ha il vantaggio di poter contare i vari giri della manovella, dando così indicazione sulla profondità. Scopri i nostri prodotti per la pesca al coregone!