Pesca al grongo: come, dove e quando praticarla 20 Aprile 2023 La pesca al grongo consiste nella pesca di un pesce che somiglia all’anguilla. Si tratta di un pesce d'acqua salata, che appartiene alla famiglia Congridae e vive anche nelle acque italiane. La pesca del grongo avviene a fondo, visto che questo pesce vive e si nutre sempre a contatto con il fondale. Scopriamo come, dove e quando praticarla! Come praticare la pesca al grongo Come si pesca il grongo? La pesca al grongo può essere praticata da riva, dagli scogli e dalla barca. Per praticare la pesca al grongo da terra, bisogna studiare i fondali. Le zone in cui è possibile trovarlo sono i fondali sabbiosi, davanti alle tane dove di solito i gronghi preferiscono stare per andare a caccia delle prede nelle ore notturne. Per la pesca al grongo dagli scogli bisogna utilizzare un'attrezzatura robusta, in grado di resistere ad un pesce molto forte e che, alle volte, bisogna anche forzare per alzarlo dal fondale. Di conseguenza, occorre utilizzare canne da fondo robuste, lunghe almeno 4 metri ed in grado di lanciare oltre 100 grammi. Per la pesca al grongo dalla barca è necessario munirsi di un efficiente ecoscandaglio e cercare punti vicini a relitti o a zone rocciose, dove ci sono cunicoli o anfratti. Ed anche in questo caso, non bisogna sottovalutare la robustezza delle attrezzature che necessitano. Pesca del grongo: attrezzature, terminali ed esche La canna ideale per la pesca al grongo è quella robusta da fondo o surf-casting lunga 4 metri. E’ importante che l’attrezzo sia robusto e che il cimino sia rigido, per resistere al peso del grongo quando si deve sollevare dal fondo. Altrettanto robusto deve essere anche il mulinello, le cui dimensioni devono essere generose, con lo scopo di contenere monofili di un certo spessore. I monofili ideali da utilizzare devono avere diametro variabile tra 0.40 e 0.60, in base alla grandezza degli esemplari presenti. Per evitare che i denti robusti del grongo possono tagliare anche monofili 0.50, si può usare un cavetto di acciaio come terminale. Per quanto riguarda gli ami, vanno scelti in base all’esca e alla taglia dei pesci che ci sono nella area di pesca prescelta. Se si desidera pescare grandi esemplari, è consigliabile utilizzare ami robusti e di certe dimensioni. Le esche da usare nella pesca del grongo sono tante: sardine, acciughe, polipi, cannolicchi. E’ fondamentale che l'esca sia voluminosa, per questo le privilegiate da usare sono le sardine, che sono economiche e per giunta facili da trovare. La sardina può essere innescata in vari modi, ma i più diffusi sono: intera, per la coda, a filetto. Quando si pesca il grongo La pesca del grongo va fatta solamente durante le ore notturne, quando il pesce esce dal suo rifugio. Durante la notte il pesce esce dalla tana per esplorare i fondali alla ricerca delle sue prede, a volte spostandosi anche per lunghe distanze. Inoltre, la stagione migliore per praticare questa pesca è l’inverno. Infatti, i mesi più adatti sono dicembre, gennaio e febbraio. Dove si pesca il grongo I luoghi migliori dove praticare la pesca del grongo sono le scogliere naturali, sia con fondali rocciosi, sia sabbiosi e fangosi presenti nei mari italiani. Questo pesce è necessario cercarlo nelle vicinanze delle zone in cui solitamente preferisce rintanarsi. Dunque, bisogna cercarlo nei pressi di zone che hanno un fondale roccioso, oppure nelle vicinanze di frangiflutti messi a protezione delle spiagge o come delimitazione dei porti. Per catturarlo, occorre pescare sui fondali sabbiosi e a distanza dalle rocce, in quanto la specialità del grongo è quella di intanarsi. Se ciò accade, catturalo sarà praticamente impossibile. Scopri la nostra gamma di canne da pesca!