Pesca al siluro: tecniche e attrezzature da usare

6 Settembre 2021
Pesca al siluro: tecniche e attrezzature da usare

La pesca al siluro negli ultimi anni si va diffondendo sempre più, complice il fatto che questo pesce è presente nei laghi, nei fiumi e nei canali del nostro paese. Scopriamo di seguito tutte le caratteristiche del siluro, le tecniche di pesca, l’attrezzatura e le esche necessarie.

Caratteristiche del siluro

Pesce d’acqua dolce originario del Danubio, il siluro mezzo secolo fa è stato importato in tutta Europa, a Cipro, in Tunisia, in Svizzera, in Algeria, in Afganistan e in Cina. Predatore vorace, capace di divorare tutto quello che passa sotto la sua bocca, spesso riesce a catturare anche piccioni, ratti, cigni e anatre.

Il suo aspetto si presenta più assottigliato verso la coda, non ha squame ed è ricoperto totalmente da muco. Ha gli occhi molto piccoli, sulla grande bocca presenta tre paia di barbigli che vengono utilizzati per la ricerca delle prede e ha anche una grande stazza, infatti può arrivare a superare i 2.50 m e i 130 Kg di peso.

Il periodo migliore per effettuare la pesca al siluro è da Marzo fino a Novembre, mentre nei mesi freddi si muove pochissimo e non ci sono molte probabilità di catturarlo.

Come pescare il siluro: le tecniche

Le tecniche di pesca al siluro utilizzate sono diverse, ma quelle più utilizzate sono la pesca a fondo e quella a spinning. La pesca al siluro a fondo è quella classica e consiste nel lanciare l’esca, viva o morta, con un piombo e fare in modo che resti sul fondo. Bisogna comunque prestare attenzione, in caso il fondale si presenti molto sabbioso, ad impiegare piombi da pesca staccati, invece che quelli in-line.

Per quanto riguarda la pesca al siluro da riva, possiamo dire che è stata per diverso tempo una tecnica occasionale, che si svolge cercando di insidiare aspi o grossi lucci in ambienti in cui è accertata anche la presenza del siluro. Tuttavia, nelle catture venivano pescati anche altri pesci, quindi è poco praticata.

La pesca al siluro a spinning è invece una tecnica di pesca che consiste nel lanciare l’amo con esca artificiale e nel recuperarlo rapidamente. Si può fare pesca a spinning da riva oppure a bordo di una barca. Un’altra tecnica per pescare il siluro è quella detta vertical jogging, che viene effettuata in barca e consiste nel recupero verticale dell’amo lanciato in profondità.

Attrezzature per la pesca al siluro

Poiché il siluro è un grande predatore, per la pesca bisogna necessariamente utilizzare un’attrezzatura ben definita, visto che non è da poco la portata in termini di peso. Inoltre, per la pesca del siluro è previsto l’utilizzo di attrezzatura diversa in base alla tecnica utilizzata.

La canna da pesca per siluro da usare con la tecnica a fondo deve essere non più lunga di 3 metri e deve consentire di lanciare minimo 200 grammi. Per la pesca del siluro a riva va utilizzata una canna a 2 pezzi, che va dai 300 ai 500 grammi e con una lunghezza massima di 3 metri. Invece, per la pesca al siluro dalla barca, le canne utilizzate hanno una lunghezza che va dai 2,40 ai 2,70 metri.

Per la tecnica di pesca al siluro a spinning è consigliabile usare una canna da spinning robusta e potente, a 2 pezzi e con peso che va dai 100 ai 300 grammi. Per quanto riguarda i mulinelli per pesca al siluro per la tecnica a spinning, devono essere robusti e la bobina deve avere una capienza per lo meno di 150 metri di 0,40.

Invece, nel caso delle montature pesca al siluro, sono abbastanza semplici. In genere la montatura deve avere piombo di 200 o 300 grammi, il nylon deve essere di ottima qualità e del diametro di 0,70 o 0,80, e con amo di grandezza 7/0 – 9/0. Nella pesca a fondo occorre sempre inserire un salvanodo tra il piombo e la girella, che permetterà al piombo di non rovinare il nodo fatto all’estremità della girella stessa. Se sul fondale sono presenti ostacoli che rischiano di far rimanere il piombo incagliato, si può usare una montatura a piombo derivato.

Esche per la pesca al siluro

Per la pesca al siluro con la tecnica a fondo, come detto in precedenza, possono essere utilizzate sia esche vive che morte. Fra quelle vive da usare troviamo l’anguilla, le breme e il barbo, mentre fra quelle morte il migliore è indubbiamente il calamaro atlantico. Esche alternative sono invece cefalo, carassio, vermi, interiora di pollo o fegato di bovino.

Solitamente la scelta migliore è l’esca viva, ma si ripiega su quella morta quando la prima non è reperibile, oppure l’opzione, come visto, sono le esche alternative. L’esca utilizzata invece per la pesca a spinning è quella artificiale pellet da 30 mm di diverse tipologie.

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