Pesca alla palamita: tecniche, esche e montature 22 Luglio 2022 Una delle tante tecniche di pesca da praticare dalla barca è quella alla palamita, un pesce di mare appartenente alla famiglia Scombridi molto diffuso nel Mediterraneo. Predatore particolarmente sospettoso, ma fra i pesci più possenti da pescare, è molto gustoso una volta cotto e portato in tavola. Scopriamo tecniche, esche e montature per la pesca alla palamita. Attrezzatura per pesca alla palamita È importante sapere che per pescare le palamite bisogna fare degli spostamenti rapidi con l’imbarcazione, ma per ottenere un buon successo bisogna disporre della giusta attrezzatura. Immancabile è una canna telescopica di buone dimensioni, fra i 3,5 e i 4,5 metri e abbastanza rigida. Si possono utilizzare canne ad innesti da spinning, a patto di sceglierle lunghe per rendere più facile il lancio. Un assetto di questo tipo consente di utilizzare anche una lenza in bobina in fluorocarbon dello 0,26-0,24 millimetri, abbastanza sottile. Pesca alla palamita tecniche ed esche La pesca a traina alla palamita è la tecnica più diffusa e praticata. La traina deve svolgersi a velocità comprese tra i 4 e i 5 nodi, con le esche filate lontano, dai 30 ai 60 metri. Non è escluso che si possano calare di più gli inganni, applicando una o due zavorre a sgancio rapido lungo la lenza, cominciando non meno di 30 metri dall’esca. Si possono utilizzare anche grammature diverse, e in questo caso la più leggera sarà quella più vicina all’artificiale. L’obiettivo è rallentare il moto anche fino a 3 nodi, grazie alle esche efficienti, progettate per lavorare a velocità bassa. In questo modo si riescono a guadagnare diversi metri di profondità senza ridurre l’azione di richiamo. La pesca spinning alla palamita permette di insidiarli anche da riva in determinati periodi dell’anno e con esche artificiali di medie dimensioni. Da riva si può pescare col barchino divergente usando gli stessi artificiali per la traina, mentre per la pesca a spinning la migliore esca artificiale è l'unghietta. Valide sono anche le esche minnow, gli octopus e le piume, sia semplici che con testa metallica. Tuttavia, per comodità, l’esca per pesce palamita più diffusa è la classica sarda congelata, da inserire a tocchetti e anche intera. Ovviamente l’esca fresca ha un maggior potere attirante. Pesca palamita montatura La montatura per la pesca alla palamita richiede un galleggiante scorrevole,di una grammatura dagli 8 ai 30 grammi, a seconda della distanza che si intende raggiungere. Importante è fare la taratura del galleggiante con molta attenzione è precisione. Poiché si tratta di un pesce imponente, bisogna essere preparati a combatterlo con efficacia e per questo la montatura deve essere perfetta. Si può anche utilizzare uno stopper in gomma, per arrestare la discesa della lenza e dopo la piombatura usare una girella tripla alla quale legare il terminale. Palamita periodo di pesca Per la palamita, il periodo di pesca migliore è quello primaverile, quando il pesce si avvicina alla costa, ma anche quello autunnale è favorevole. In questi periodi, infatti, i branchi di sardina e pesce azzurro si moltiplicano in generale o per la riproduzione, e proprio per questo sono i migliori per pescare da riva o nel sotto costa dalla barca con maggior successo. Il palamita frequenta acque aperte e costiere e senza dubbio sono da privilegiare spiagge profonde, dove è facile da pescare da riva a spinning, a traina con la barca oppure con il barchino. Sui fondali profondi è consigliabile insistere per insidiare la palamita, in particolare nel punto in cui si differenzia la trasparenza dell’acqua, proprio nel punto di confine tra acque scure e torbide dei bassi fondali e quelle del mare aperto più trasparenti. Scopri le nostre canne telescopiche per la pesca alla palamita!