Pesca allo sgombro: tecniche, montature e attrezzatura

7 Febbraio 2022
Pesca allo sgombro: tecniche, montature e attrezzatura

Chi è esperto di pesca allo sgombro saprà benissimo che il termine è usato per riferirsi a certe tipologie di pesci che vivono in acque temperate. Esistono decine di specie che rientrano in questa categoria e la maggior parte appartengono alla famiglia degli Scombridae, ma anche a quelle dei Rastrelliger e Auxis.

Detto questo, è difficile dare una descrizione esatta del loro aspetto; l’unico tratto distintivo è la loro forma rotonda o a siluro, i corpi colorati con strisce irregolari scure ed effetti luminosi. Le squame degli sgombri sono piccole e nella maggior parte dei casi non coprono la testa.

Gli sgombri sono carnivori e si nutrono di sardine, uova di pesce e piccoli crostacei. La loro alimentazione dipende però dalle acque in cui si trovano. Diverse specie di sgombro si trovano un po' in tutto il mondo, compreso il mar Mediterraneo.

Dove pescare gli sgombri?

Ovunque ci siano pesci esca come bianchetti, acciughe e sardine, la pesca allo sgombro può iniziare; quindi, in tutto il mar Mediterraneo. Soprattutto nei mesi caldi, lo sgombro va a caccia di questi pesci a lungo; la forte frenesia lo porta a non fare distinzioni tra pesci ed esche e quindi afferra con la bocca tutto ciò che gli capita sotto tiro.

In passato, i pescatori utilizzavano delle vere piume di pollo attaccate ad un gancio per catturarli; oggi, invece, ci sono diverse tipologie di esche artificiali molto particolari e più dettagliate. La presenza più o meno massiccia degli sgombri nelle acque marine dipende da due fattori: temperatura e condizioni metereologiche.

Pesca sgombro periodo migliore

Il periodo ideale per la pesca allo sgombro va da Marzo a Giugno. La tecnica di pesca da utilizzare varia in base alla temperatura del mare; quando è compresa tra gli 11 ed i 14 gradi, gli sgombri tendono a risalire in superficie, mentre si spostano in profondità quando le temperature sono più basse.

Marzo e Aprile sono i mesi in cui gli sgombri depongono le uova molto vicino alla riva spostandosi in branchi. Siccome, però, il mare va ripopolato, il consiglio è di pescarli a fine Aprile quando la deposizione è terminata.

Tecniche di pesca allo sgombro

La domanda è: come pescare gli sgombri? La tecnica più diffusa e utilizzata è quella a bolentino, che può essere praticata soltanto da una barca.

Pescare sgombri a bolentino

Praticata sulla barca, la tecnica a bolentino può essere fatta sia con una canna da pesca che con una lenza a mano.

Il terminale della canna da pesca va calato sul fondo e deve essere composto da più esche in modo da attirare più sgombri possibili. Bisogna attendere pazientemente la mangiata del pesce; una volta avvenuta, bisogna eseguire la ferrata e, infine, il recupero delle prede.

La pesca di sgombri a bolentino si differenzia anche in base alla posizione della barca. Questo comporta di prendere determinati accorgimenti e l’utilizzo di un’attrezzatura adeguata. Le tipologie di pesca a bolentino sono tre:

  • Di profondità, quindi in fondali molto profondi.
  • A medio fondale, di solito intorno i 30/70 metri.
  • Costiero, dove la profondità non supera i 25/30 metri.

Di solito gli sgombri si trovano nelle acque costiere, soprattutto durante il periodo della riproduzione.

Pescare gli sgombri con artificiali

Per la pesca allo sgombro con artificiali si utilizzano le seguenti esche:

  • Piume: utilizzate maggiormente da chi pratica la pesca a traino, vengono annodate sull’amo. Il loro utilizzo comporta il montaggio di girella, bombarda e finale lungo almeno 1 metro e mezzo.
  • Ondulanti: utili solo per la pesca a traino.
  • Jig: è l’esca perfetta per la pesca allo sgombro in barca e dalla costa. Peso e forma affusolata garantiscono un lancio lontano.
  • Minnow: efficaci soprattutto se si pesca sulla barca, devono avere una lunghezza massima di 7/7,5 cm e di colore acciuga oppure grigio/blu.

Pesca allo sgombro montature

Per sapere come fare terminali per pesca allo sgombro, bisogna prima acquistare:

  • Una perlina salvanodo.
  • Piombi da 30 a 50 grammi.
  • Un moschettone.
  • Terminale 0,25/0,35.
  • Lenza madre 0,30/0,35.

Per iniziare, far scorrere il piombo attraverso la lenza madre; successivamente, inserire la perlina salvanodo per evitare urti e rotture durante il lancio; infine, il moschettone va legato alla lenza madre per consentire un veloce cambio di terminale. La lunghezza del terminale non deve superare il metro e deve contenere ami misura da n. 2 a n. 6.

Attrezzatura per la pesca allo sgombro

Detto già di lenza e terminali, restano due elementi fondamentali: la canna da pesca e il mulinello. Per quanto riguarda le canne da pesca allo sgombro, dipende da dove si vuole pescare. Se la pesca viene fatta dalla riva, è necessaria una canna con grande capacità di lancio; invece, dalla barca, l'ideale è utilizzarne una maneggevole e non troppo lunga.

Infine, il mulinello. Pescare lo sgombro comporta lanci e recuperi continui; quindi, servirà un attrezzo di taglia 3000, 4000 o 5000, resistente e veloce.

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Commenti:
1
    PICCO Enzo
    21/01/2023 18:09
    Per la pesca alla sgombro che canna e mulinello mi consigliate
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