Tipi di esche artificiali: quali scegliere e come usarle 7 Dicembre 2021 I tipi di esche artificiali che si trovano in commercio sono molte, per questo scegliere può non essere una cosa immediata. Ci sono delle caratteristiche distintive per ognuna che, ovviamente, le rendono perfette per un tipo di pesca rispetto ad un altro. Nel nostro testo andremo a scoprire come pescare con esche artificiali, come si usano, e quali sono le loro principali caratteristiche. Come scegliere esche artificiali? Ecco una guida all’acquisto che potrà esserti d'aiuto nella scelta tra le varie tipologie di esche artificiali. Esche artificiali: quali scegliere per un risultato eccellente La prima cosa su cui dobbiamo porre l’attenzione è il luogo di pesca. Infatti, sulla base del tipo di acqua, ovvero se si pesca in acqua dolce o in mare, il tipo di artificiale cambierà decisamente. Questo perché è diverso il tipo di pesce che si va a trovare, e quindi diverse devono essere anche le esche. In acqua dolce si va a pescare il luccio, la trota, il persico, il black bass ed una ulteriore specie è quella del siluro. In mare invece, con il metodo di pesca a spinning, si vanno a trovare specie come la spigola, il tonno, il tombarello e la lampuga. La cosa essenziale che riguarda un’esca artificiale per la pesca è che non basta che sia specifica per il tipo di pesce che si vuole andare a pescare, ma anche animata in modo che sia al massimo realistica, altrimenti il pesce non cadrà nella trappola. Gli artificiali da pesca si trovano divisi in due grandi gruppi, gli Hard Bait e i Soft Bait. Gli artificiali da spinning Hard Bait vengono utilizzati dai pescatori che operano in acqua dolce, e si possono applicare alla propria canna da pesca sia che si peschi dalla barca che da terra. Nella pesca del luccio e del pesce persico, se vogliamo entrare in qualcosa di più specifico, si consiglia l’utilizzo di stickbait e dei cucchiaini metallici. Oltre a questa tipologia di artificiali, all’interno della categoria degli Hard Bait abbiamo anche i Minnow, i quali sono caratterizzati da una forma affusolata e dotati inoltre di una paletta, che in termine tecnico è chiamata bavetta. Questo sistema complesso permette di poter scendere in profondità durante la propria battuta di pesca, come anche lavorare a pelo d’acqua, se lo si desidera. I Soft Bait hanno una funzione ben precisa, ovvero quella di stimolare i pesci che stanno per abitudine molto vicini al fondo. Si tratta nello specifico di artificiali siliconici che presentano un corpo morbido e una testa piombata di pesi differenti. I pescatori che si avvalgono di questi artificiali lo fanno per pescare dalla barca con l’intento di sondare accuratamente il fondale. Dopo aver visto cosa sono e quali siano le loro principali caratteristiche, andiamo a vedere come usare esche artificiali. Esche artificiali: come si usano È sicuramente importante sapere di cosa parliamo se si vogliono usare tutti i tipi di esche artificiali, ma bisogna anche sapere con precisione come si usano. Come legare esche artificiali? Come montare esche artificiali? Queste sono le due principali domande che molti neofiti della pesca pongono all’interno dei forum del settore. La prima cosa da sapere è che, per una riuscita eccellente, è necessario fissare bene l’esca artificiale alla lenza, e per fare questo ci sono quattro diverse opzioni: Moschettone a scatto o girella: il vantaggio di questo metodo per fissare l’esca è che permette un cambio della stessa molto più rapido. Non si tratta di un metodo semplice, per questo è utilizzato dai pescatori più esperti, in quanto il peso e il profilo concavo influenzano decisamente il movimento dell’esca. Per un lavoro perfetto si deve distanziare il peso dall’esca in modo preciso. Anello spezzato: rispetto al precedente, questo raccordo è decisamente più leggero, e questo si traduce in una maggiore libertà di movimento. È più difficile invece il cambio dell’esca frequente, in quanto per fare questa operazione sarà necessario aprire il raccordo con le dita o con delle pinze specifiche, altrimenti è alto il rischio che si tagli la lenza. Nodo a cappio: è uno dei più utilizzati, il motivo è che grazie a questo tipo di supporto, l’esca artificiale si muove con assoluta naturalezza. Il cambio dell’esca è meno pratico, in quanto ogni volta che si vorrà sostituire si dovrà tagliare e riannodare la lenza. I risultati però valgono l’impegno. Nodo diretto: il sistema più rapido, che consiste nell’annodare la lenza direttamente all’occhiello dell’esca artificiale. A questo punto, abbiamo tutte le informazioni necessarie per fare l’acquisto giusto, e sul web si possono trovare senza problemi tutte le soluzioni perfette per la propria pesca. Infatti, nel nostro store online potrai trovare un'ampia gamma di esche artificiali a prezzi davvero vantaggiosi, con tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole e preciso, a seconda del luogo e del tipo di pesca che si andrà a praticare. Scopri la nostra selezione di esche artificiali!